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Caso Davide, fissata l'udienza preliminare per il carabiniere che uccise il 17enne

Il militare è imputato di omicidio colposo, con l'aggravante di aver commesso il fatto violando i doveri nell'esercizio del pubblico servizio

C'è una nuova data destinata a diventare importante nel caso Davide Bifolco, il 17enne del Rione Traiano ucciso il 5 settembre 2014 da un carabiniere dopo un inseguimento lungo via Cinthia: è il 3 giugno, quando si terrà l'udienza preliminare relativa alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti dell'accusato.

Il carabiniere è imputato di omicidio colposo, con l'aggravante di aver commesso il fatto violando i doveri nell'esercizio del pubblico servizio.

L'uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era impegnato nella ricerca di Arturo Equabile, all'epoca latitante (sarebbe poi stato arrestato il 18 settembre a Casoria). Da lì l'inseguimento ad un motorino che non si era fermato all'alt, con tre giovani in sella uno dei quali si sospettava fosse Equabile (circostanza poi smentita dalle analisi).

L'auto dei militari ha speronato il motorino, i giovani si sono dati alla fuga a piedi, ed a quel punto il colpo che ha ucciso Davide sarebbe "stato esploso inavvertitamente dal carabiniere" ad altezza uomo, raggiungendo il ragazzo al petto.

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