La tragedia della morte di Davide Bifolco ha una ricostruzione ufficiale ad opera dei carabinieri. Secondo i militari, gli eventi che avrebbero portato al ferimento a morte del 17enne sono avvenuti in pochissimi minuti.

Intorno alle 2.40 della scorsa notte, una gazzella del Nucleo radiomobile di Napoli, su viale Traiano, nota i tre ragazzi senza casco che viaggiare in sella al medesimo scooter. Nell'intimare l'alt al mezzo, i militari raccontano di aver riconosciuto tra i suoi occupanti Arturo Equabile, 23 anni, latitante.

Lo scooter non si ferma, ed inizia l'inseguimento. All'altezza di via Cinthia, il guidatore del motorino in corsa impatta contro un'aiuola, perde il controllo e urta contro la gazzella degli inseguitori: i tre ragazzi sono sbalzati a terra. Mentre Equabile fa perdere le tracce di sé, pur inseguito da uno dei componenti della pattuglia, gli altri due stanno per essere bloccati dall'altro carabiniere.

Si tratta di Davide Bifolco, 17 anni, e di un 18enne con precedenti per reati contro il patrimonio. È a questo punto che – questa la ricostruzione dei militare che ha sparato – un proiettile parte accidentalmente dalla sua pistola e ferisce il minorenne all'emitorace sinistro.
Dopo pochissimo arriva un'ambulanza che trasporta il ragazzo al vicino ospedale San Paolo, dove però i sanitari non possono che costatarne la morte. A circa 10 minuti dal ferimento.