Morte Davide, sindacato polizia: “Vicinanza al carabiniere, coinvolto suo malgrado”

Il Coisp, sindacato di polizia, è oggi intervenuto sulla tragica vicenda della morte di Davide Bifolco, il ragazzo di 16 anni ucciso al Rione Traiano da un carabiniere. Secondo i poliziotti – che giungono alle loro conclusioni dopo aver visionato le foto del corpo di Davide pubblicate dai familiari - “il foro di proiettile sulla spalla è chiaramente di entrata e non di uscita”.

“Un dato che – prosegue Franco Maccari, segretario generale del sindacato – dimostrerà in maniera inoppugnabile che il carabiniere non ha sparato direttamente alle spalle”. Ciò avvalorerebbe, secondo Maccari, la tesi con cui il militare si sta difendendo dalle accuse, ovvero “di aver fatto partire il colpo accidentalmente, essendo inciampato durante l'inseguimento”. “Naturalmente – prosegue Maccari – il compito di accertare la verità tocca agli investigatori, alla magistratura e ai consulenti, che dovranno compiere senza condizionamenti i necessari approfondimenti tecnici”.

“Ciò che lascia ancora una volta amareggiati è la solita gogna mediatica scatenata contro un agente in divisa chiamato a compiere il proprio lavoro – prosegue il sindacato della polizia – un lavoro difficile, pericoloso, e nel quale la tragedia è ogni giorno dietro l'angolo”. “Comprendiamo il dolore dei familiari del giovane rimasto ucciso, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà – va avanti Maccari – ma è doveroso mostrare la nostra vicinanza ad un collega che, oltre ad essere terribilmente scosso per la tragedia in cui è rimasto suo malgrado coinvolto, viene dipinto come un feroce assassino da chi non perde occasione per scagliare il proprio odio ed il proprio disprezzo verso le Forze dell'Ordine”.