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Pianura Pianura / Via Domenico Padula

Quattordicenne seviziato, l'avvocato di Iacolare: "Solo sciacallaggio, ecco la verità"

"Per me Vincenzo è un ragazzo normalissimo che ha fatto una follia", racconta in esclusiva a NapoliToday Antonio Sorbilli. "La vicenda è stata ingigantita, non ci sono state sevizie né bullismo"

“Sono stato al carcere di Poggioreale, ho consegnato un resoconto scritto della vicenda al direttore. È saltato dalla sedia”. Antonio Sorbilli, il legale di Vincenzo Iacolare, racconta in esclusiva a NapoliToday l'aggressione ai danni della moglie del 24enne accusato dei fatti di Pianura. Un'occasione per fare il punto sull'intera vicenda del 14enne ferito nell'autolavaggio, nonché per avere una prospettiva in parte diversa su quanto si è visto e sentito, in merito, fino a questo punto.

Avvocato, può entrare più nel dettaglio a proposito dell'aggressione alla signora Iacolare?
“La signora era in attesa di essere chiamata per incontrare il marito, quando è stata presa di mira. L'hanno chiamata 'la moglie del mostro', l'hanno accusata di 'avere addirittura il coraggio di andare a colloquio con lui'. Un'aggressione comunque soltanto verbale, non fisica”.

La vittima ha sporto denuncia per quanto accaduto?
“Sì, una denuncia contro ignoti. È stato un putiferio in quel frangente, difficile identificare qualcuno in particolare, sono persino dovuti intervenire i poliziotti per calmare gli animi. Si tratta comunque di familiari dei detenuti che quel giorno facevano colloquio, ma non so se esistono videoriprese utili alla loro identificazione”.

Il problema potrebbe ripresentarsi.
“Ho spiegato la situazione al direttore del carcere anche per una questione di sicurezza. Si spera per la signora ci sia un occhio di riguardo, magari che i suoi colloqui possano avvenire in orari diversi rispetto a quelli degli altri parenti dei detenuti. Ha un figlio di due anni, sarebbe meglio evitargli episodi simili”.

Visto anche quanto accaduto a sua moglie, ci conferma che la situazione di Vincenzo Iacolare in carcere è problematica?
“Lo è, purtroppo sì. Si trova nel padiglione Roma, un'area complicata, destinata a persone che hanno commesso violenze sessuali o reati connessi alla droga. Abbiamo fatto presente anche questo al direttore del carcere, che si è impegnato a trovare una soluzione migliore nei limiti delle sue possibilità”.

Pianura intanto è, naturalmente, dalla parte delle vittime. Aria di linciaggio per la famiglia di Iacolare?
“Aria pessima, il clima nel quartiere è purtroppo ancora molto teso. C'è stata una fiaccolata contro il mostro (sic) sabato pomeriggio, questa è la situazione. Peraltro voglio sottolineare che il pubblico ministero sta incalzando: sono convinto che anche gli altri due ragazzi coinvolti, denunciati fin qui a piede libero, stiano per finire in carcere o ai domiciliari”.

Ha detto “mostro” riferendosi al suo assistito, era ironico?
“È un giudizio che riporto dai giornali. Per me Vincenzo Iacolare è un ragazzo normalissimo, lo conosco da prima di questa vicenda: ha fatto probabilmente una follia, che ancora oggi non mi spiego, ma i media lo hanno massacrato. Sulla stampa ho letto titoli scabrosi, lo hanno additato come mostro, hanno parlato di branco dell'autolavaggio”.

Le ritiene esagerazioni giornalistiche?
“Si sta sciacallando troppo, ho rifiutato anche una partecipazione a 'La vita in diretta'. Sono state dette cose non vere: che il ragazzo fosse obeso (la vittima, ndR), che si trattasse di bullismo, si è parlato di sevizie. Da qui a qualche giorno avremo gli esiti delle perizie che abbiamo richiesto sul compressore, sul ragazzo, sul video in possesso dei carabinieri di Bagnoli. Ci sarà una svolta decisiva nel processo”.

Può anticiparci qualcosa? Sta dicendo che emergerà un'altra ricostruzione della vicenda?
La cosa è stata ingigantita, Vincenzo tra l'altro è amico di questo ragazzino. Si è generata una situazione spiacevole di cui ne stanno pagando le conseguenze anche i familiari”.

Hanno minimizzato un episodio grave...
“Chiaro, c'è stata la questione di quei video iniziali con le loro reazioni, video visti in tutta Italia ma che non sarebbero dovuti girare. Ma si tratta di persone fondamentalmente ignoranti, che quando parlano non sanno bene che cosa dicono”.

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